Dott. Simone Gabbanini, Responsabile Controllo Qualità
Al giorno d’oggi la nostra vita è costantemente permeata da messaggi commerciali provenienti da tutti i media.
Appena usciamo di casa incrociamo affissioni ai vari angoli delle strade, saliamo in auto, accendiamo la radio e ogni pochi minuti parte uno spot. Durante il giorno scrolliamo lo smartphone decine di volte: banner, post sponsorizzati, video, influencer. Alla sera rientriamo, accendiamo la TV o una piattaforma streaming… e la pubblicità torna a farci compagnia.
Non a caso, “la pubblicità è l’anima del commercio”.
Nel settore cosmetico questo è ancora più vero: ogni spot è studiato nei minimi dettagli per lasciare un segno nel nostro inconscio, farci desiderare una pelle perfetta, capelli folti, un viso disteso. Ma quanto sono veritiere le promesse dei cosmetici?
Claim cosmetici: tra sogno, aspettative e realtà
In campo cosmetico sentiamo parlare ogni giorno di:
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sieri miracolosi
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creme che eliminano le occhiaie in una settimana
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trattamenti che “stirano” le rughe
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prodotti che “rimodellano l’ovale”
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lozioni che nel 2025 promettono ancora di far ricrescere i capelli
Chi acquista un cosmetico porta a casa un “sogno”: quello di vedersi meglio, sentirsi più sicuro di sé, migliorare un inestetismo che non ci piace. Questo però crea aspettative molto alte, che spesso rischiano di essere deluse se i claim riportati su confezioni, spot e materiale promozionale non sono corretti o realistici.
Per questo diventa fondamentale parlare di claim cosmetici veritieri e capire cosa prevede il Regolamento cosmetici 1223/2009.
Cosa prevede l’articolo 20 del Regolamento cosmetici 1223/2009
Le dichiarazioni sui prodotti cosmetici sono normate dall’articolo 20 del Regolamento (CE) n. 1223/2009, conosciuto semplicemente come “Regolamento Cosmetici”.
In sintesi, questo articolo stabilisce alcuni punti cardine a cui ogni claim cosmetico deve sottostare. Tra questi, due sono particolarmente rilevanti:
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Veridicità del claim
Non è permesso attribuire a un cosmetico caratteristiche o funzioni che non possiede.
In pratica, non si possono promettere risultati che il prodotto non è in grado di offrire nelle normali condizioni d’uso. -
Supporto probatorio
Ogni dichiarazione di efficacia deve essere supportata da un’adeguata dimostrazione, ovvero da test e studi condotti con metodi appropriati.
Non bastano affermazioni generiche: dietro frasi come “riduce le rughe”, “migliora la compattezza della pelle”, “dona volume ai capelli” devono esserci prove oggettive.
Perché non basta avere prove: i claim devono essere anche chiari e completi
Negli ultimi anni non sono mancati casi in cui brand molto noti del settore cosmetico sono stati sanzionati dalle autorità competenti.
In diversi episodi (che hanno portato al pagamento di importanti sanzioni amministrative) il problema non era solo nella veridicità dei claim, ma nell’aver omesso informazioni rilevanti nei messaggi pubblicitari, ad esempio:
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condizioni particolari di utilizzo del prodotto;
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modalità d’uso specifiche per ottenere i risultati promessi;
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limiti dei risultati (es. miglioramento solo temporaneo, o solo su un certo tipo di pelle).
Questi casi ci ricordano che un claim cosmetico:
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non deve essere ingannevole;
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deve essere supportato da evidenze;
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ma deve anche essere chiaro, completo e comprensibile, in modo da permettere al consumatore di prendere una decisione davvero informata.
In altre parole: non basta avere un test in laboratorio, se poi il messaggio pubblicitario “dimentica” di raccontare come e in quali condizioni quel risultato è stato ottenuto.
La tutela del consumatore al centro
Il Regolamento 1223/2009 nasce proprio con l’obiettivo di tutelare i consumatori da affermazioni fuorvianti, imponendo che ogni claim sia:
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veritiero
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non ingannevole
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supportato da prove adeguate
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chiaro e comprensibile
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coerente con le condizioni reali d’uso
Il risultato ideale?
Un consumatore che non viene “sedotto” da promesse miracolose, ma informato correttamente su cosa quel cosmetico può fare per lui o lei, in modo realistico.
L’approccio BeC: trasparenza, test interni e legalità
In BeC poniamo da sempre grande attenzione al tema dei claim cosmetici corretti e dimostrabili.
Per questo:
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disponiamo di un laboratorio interno di prove di efficacia, in cui vengono testati tutti i prototipi nelle condizioni d’uso appropriate;
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i test vengono svolti su volontari umani, nel pieno rispetto di norme etiche e di sicurezza;
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per ogni claim di efficacia vantato sui nostri prodotti, esiste un supporto probatorio concreto, basato su misurazioni e risultati oggettivi.
I risultati dei test vengono poi:
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archiviati in modo sistematico;
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resi disponibili (in forma anonima) alle autorità competenti in caso di controlli o contestazioni sulla legittimità dei claim dichiarati.
È una scelta di trasparenza e legalità che da sempre contraddistingue BeC e che consideriamo parte integrante del nostro modo di fare cosmetici: non solo prodotti efficaci, ma anche comunicati in modo onesto.
Tra sogno e responsabilità
La pubblicità cosmetica continuerà a parlare al nostro immaginario, a promettere pelle luminosa, capelli splendidi, un aspetto più disteso. È normale: chi compra un cosmetico compra anche un piccolo sogno.
Ma dietro ogni promessa devono esserci:
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regole chiare (come l’art. 20 del Reg. 1223/2009),
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prove reali di efficacia,
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aziende responsabili, che scelgono di comunicare in modo corretto, senza esagerazioni fuorvianti.
In BeC crediamo che la vera bellezza nasca anche da qui:
dalla fiducia che si costruisce ogni giorno, con prodotti sicuri, testati e claim cosmetici onesti, veritieri e dimostrabili.
Li hai mai visti i nostri Laboratori? Scoprili quì: https://www.bec-natura.com/pages/laboratori







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