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Articolo: QUALI SONO LE CAUSE DELLA COMPARSA DEI BRUFOLI?

come contrastare i brufoli

QUALI SONO LE CAUSE DELLA COMPARSA DEI BRUFOLI?

Dott. Simone Gabbanini, Responsabile Controllo Qualità

I brufoli sono uno degli inestetismi cutanei più comuni, ma anche uno dei più fraintesi. Spesso vengono associati solo all’adolescenza o alla “pelle sporca”, ma la realtà è molto più complessa. Per capire davvero perché compaiono i brufoli è necessario parlare di acne, squilibri ormonali, stile di vita e anche di alcuni falsi miti molto diffusi.

In questo articolo vedremo:

  • che cos’è l’acne e come si formano i brufoli

  • quali sono le cause principali e i fattori scatenanti

  • quali abitudini quotidiane possono peggiorare il problema

  • i miti da sfatare su brufoli e acne

  • cosa fare per prevenirli (e quando è il caso di rivolgersi al dermatologo)

Che cos’è l’acne e cosa sono davvero i brufoli?

I brufoli rappresentano solo una delle manifestazioni di una condizione cutanea più ampia e complessa, nota come acne. L’acne non comprende solo i classici brufoli rossi e doloranti, ma anche:

  • punti neri (comedoni aperti)

  • punti bianchi (comedoni chiusi)

  • papule (rilievi arrossati)

  • pustole (brufoli con pus)

Alla base dell’acne c’è l’ostruzione dei follicoli piliferi, cioè quelle piccole strutture da cui nasce il pelo e che sono collegate alle ghiandole sebacee.

Come si formano i brufoli?

Le ghiandole sebacee presenti nella cute hanno la funzione di lubrificare i peli e la pelle per impedirne la secchezza producendo una sostanza oleosa chiamata sebo.

I brufoli si formano quando:

  1. la produzione di sebo è eccessiva;

  2. il sebo si mescola alle cellule morte della pelle;

  3. questo “tappo” va ad ostruire i follicoli piliferi.

All’interno di questo ambiente chiuso, i batteri del microbiota cutaneo – normalmente innocui – trovano le condizioni ideali per proliferare. Questo provoca una risposta infiammatoria che dà origine ai brufoli.

Le zone del corpo più colpite sono quelle più ricche di ghiandole sebacee:

  • viso (soprattutto naso, mento e fronte)

  • spalle

  • schiena

  • petto

Una volta chiarito il meccanismo di base – l’iperproduzione di sebo e l’ostruzione dei pori – vediamo quali sono i fattori che possono scatenare o peggiorare la comparsa dei brufoli.

Cause e fattori scatenanti dei brufoli

1. Squilibri ormonali

I cambiamenti ormonali influiscono in modo determinate sulla comparsa dei brufoli.

  • Durante la pubertà, gli androgeni (ormoni tipici di questa fase) causano l’ingrossamento delle ghiandole sebacee con un conseguente aumento della produzione di sebo.

  • Anche i cambiamenti ormonali tipici della menopausa e dell’andropausa possono avere un effetto simile.

Il sesso è una discriminante importante:
le donne hanno maggiori probabilità rispetto agli uomini di soffrire di acne in età adulta a causa dei cambiamenti nei livelli ormonali che si verificano:

  • durante il ciclo mestruale

  • nei primi mesi di gravidanza

  • in caso di sindrome dell’ovaio policistico (PCOS) o altre condizioni ormono-correlate (da valutare con lo specialista)

2. Farmaci

Alcuni farmaci possono avere un effetto peggiorativo sull’acne. Da studi clinici emerge che:

  • i cortisonici (assunti per bocca o iniettati) possono aumentare la comparsa di brufoli

  • alcuni antidepressivi a base di litio sono stati associati a un peggioramento del quadro acneico

In caso di dubbi, è sempre bene parlarne con il medico senza sospendere mai autonomamente una terapia prescritta.

3. Cosmetici comedogenici

L’utilizzo di cosmetici contenenti ingredienti comedogenici, ovvero sostanze che tendono a ostruire i pori, può rappresentare un importante fattore scatenante.

Tra questi troviamo, ad esempio:

  • oli minerali pesanti

  • siliconi occlusivi

  • alcuni burri molto ricchi usati in modo non corretto

Per chi ha una pelle impura o a tendenza acneica è sempre consigliabile scegliere:

  • prodotti oil-free

  • cosmetici non comedogenici

  • texture leggere (gel, sieri, emulsioni fluide)

4. Alimentazione e brufoli

Una dieta sbilanciata può contribuire ad aggravare l’acne.

In particolare, una dieta ricca di zuccheri semplici può peggiorare i brufoli perché:

  • aumenta i livelli di insulina

  • stimola alcuni ormoni associati alla produzione di sebo

Anche i cibi ad alto indice glicemico (come dolci, bevande zuccherate, snack industriali, pane e pasta molto raffinati) e un eccesso di latticini sono spesso chiamati in causa come possibili fattori aggravanti.

Non significa che questi alimenti “causino” direttamente l’acne, ma che in soggetti predisposti possono favorire o peggiorare l’infiammazione.

5. Stress e stile di vita

Lo stress può influenzare l’equilibrio ormonale e il sistema immunitario, contribuendo indirettamente alla comparsa di brufoli.

Anche altre abitudini quotidiane possono incidere:

  • dormire poco e male

  • fumare

  • toccarsi spesso il viso con le mani sporche

  • utilizzare di frequente dispositivi che sfregano sulla pelle (come il telefono o il casco)

6. Predisposizione genetica

In molti casi, la tendenza a sviluppare brufoli e acne è anche una questione di familiarità. Se uno o entrambi i genitori hanno sofferto di acne moderata o severa, è più probabile che il problema si presenti anche nei figli.

I falsi miti più diffusi sui brufoli

Nonostante sia una delle condizioni cutanee più diffuse, l’acne è anche una delle meno conosciute dal grande pubblico. Esistono moltissimi miti e idee sbagliate che spesso portano a comportamenti controproducenti.

Vediamone alcuni.

Mito 1: “I brufoli sono causati da scarsa igiene”

Si pensa spesso che chi ha i brufoli “non si lava abbastanza”. Niente di più falso.

La maggior parte delle reazioni biologiche che scatenano l'acne si verificano sotto la pelle, non in superficie. La pulizia è importante, ma:

  • lavare il viso più di due volte al giorno

  • utilizzare detergenti troppo aggressivi può irritare la pelle, alterare il film idrolipidico e peggiorare la situazione.

Mito 2: “Schiacciare i brufoli è il modo migliore per eliminarli”

Schiacciare punti neri e brufoli sembra una soluzione rapida, ma è un’abitudine da evitare.

Perché?

  • aumenta il rischio di infezione

  • prolunga l’infiammazione

  • favorisce la comparsa di macchie e cicatrici permanenti

Il risultato è spesso una pelle ancora più segnata e irritata.

Mito 3: “Il sole cura i brufoli”

Per molti anni si è creduto che l’esposizione ai raggi UV fosse “curativa” per l’acne. È vero che inizialmente l’abbronzatura può dare un’impressione di pelle più uniforme, ma:

  • non ci sono evidenze che l'esposizione prolungata alla luce solare abbia un reale effetto curativo

  • i lettini abbronzanti non sono una terapia per l’acne

  • un’eccessiva esposizione solare può invece favorire invecchiamento cutaneo, macchie e altri danni alla pelle

La protezione solare è importante anche per le pelli acneiche (basta scegliere prodotti non comedogenici).

Mito 4: “Il dentifricio secca i brufoli”

Un’altra affermazione molto diffusa sul web è che “il dentifricio secca i brufoli”.

È vero che alcuni dentifrici contengono sostanze con un certo effetto antibatterico, ma contengono anche ingredienti potenzialmente irritanti per la pelle del viso.

Applicare il dentifricio sui brufoli è quindi sconsigliabile, perché può:

  • irritare la pelle

  • alterare la barriera cutanea

  • peggiorare l’infiammazione

Meglio affidarsi a prodotti specifici consigliati dal dermatologo o dal farmacista.

Come contrastare la comparsa dei brufoli: consigli pratici

Per limitare la comparsa dei brufoli e prendersi cura della pelle a tendenza acneica, è fondamentale agire su più fronti: skincare, alimentazione e stile di vita.

1. Routine di pulizia del viso delicata

  • Detergere il viso due volte al giorno (mattina e sera) con un detergente delicato specifico per pelli miste o grasse

  • Evitare prodotti troppo schiumogeni o aggressivi, che possono seccare e irritare la pelle

  • Non strofinare in modo eccessivo con spugne o panni ruvidi

2. Prodotti cosmetici adatti

Preferire:

  • prodotti oil-free

  • formule non comedogeniche

  • creme leggere, gel e sieri facilmente assorbibili

Evitare:

  • cosmetici troppo pesanti o occlusivi

  • make-up molto coprente non specifico per pelle impura (e ricordarsi sempre di struccarsi accuratamente la sera)

3. Alimentazione equilibrata

  • Ridurre il consumo di zuccheri semplici e di cibi ad alto indice glicemico

  • Limitare l’eccesso di latticini, se si nota un peggioramento della pelle dopo il loro consumo

  • Preferire una dieta ricca di frutta, verdura, cereali integrali e grassi buoni (come quelli contenuti in olio extravergine di oliva e frutta secca)

4. Idratazione e protezione solare

Anche la pelle grassa ha bisogno di idratarsi:

  • utilizzare una crema leggera ma idratante, adatta alla pelle impura

  • proteggere la pelle dal sole con una crema solare viso non comedogenica, soprattutto in caso di trattamenti esfolianti o farmacologici

Quando rivolgersi al dermatologo?

Nei casi di:

  • acne moderata o severa

  • brufoli profondi e dolorosi

  • cicatrici evidenti o macchie persistenti

  • forte disagio psicologico legato all’aspetto della pelle

è consigliabile consultare un dermatologo. Lo specialista potrà:

  • valutare il tipo di acne

  • escludere eventuali cause ormonali o altre patologie

  • prescrivere trattamenti farmacologici adeguati (locali o sistemici, se necessari)

  • consigliare prodotti dermocosmetici adatti al proprio tipo di pelle

I brufoli non sono solo un fastidioso inestetismo, ma il segnale di un disequilibrio cutaneo che spesso ha radici ormonali, genetiche e legate allo stile di vita. Non dipendono da “poca igiene”, non si risolvono schiacciandoli e non si curano con sole e dentifricio.

Per contrastare la comparsa dei brufoli è fondamentale:

  • seguire una routine di pulizia delicata e costante

  • scegliere prodotti cosmetici non comedogenici e oil-free

  • adottare una dieta equilibrata

  • proteggere la pelle dal sole

  • rivolgersi al dermatologo in caso di acne persistente o severa

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