IL SIGNIFICATO OLISTICO DEL CIBO
Dott.ssa Giulia Leoni, Ricerca e Sviluppo
Il cibo è legato a codici culturali primordiali e inconsci che fanno sì che nutrirsi, oltre a soddisfare un bisogno fisiologico, sia qualcosa che ci lega all’ambiente in cui viviamo e pertanto sia criterio sociale e d’identità, costume e tradizione.
È possibile intervenire su questo impulso primitivo del gusto per evitare di diventarne schiavi?
Il cibo è medicina, come sapevano già Ippocrate, Galeno e Paracelso, ma allora perché non riusciamo a vedere ciò che mangiamo, oltre che come soddisfazione del gusto, anche come generatore di effetti a breve e lungo termine?
Quanto la dimensione psichica influisce nell’alimentazione?
Il cibo rinvia a infiniti indicatori psichici, ma soffermiamoci sull’obesità, che affligge l’Occidente dell’era moderna, per effetto sia dell’eccessivo consumo alimentare, dovuto a un’offerta troppo varia e appetitosa che può ingannare i nostri meccanismi regolatori della fame e sazietà, sia della perdita di una cultura del benessere intesa come cultura dell’esercizio fisico e quindi della salute del corpo.
Nella dimensione del nostro corpo, di fatto, si agitano le più profonde difficoltà dell’anima. Soffrire di obesità in una società che predilige i magri equivale, oggigiorno, a una mascherata esclusione sociale.
Per tal motivo tutte le discipline che un tempo servivano a salvare l’anima, come la mortificazione, astinenza, sono state oggi riprese e reintrodotte sotto forma di diete non tanto per garantire la salute del corpo, quanto per salvare quell’identità e quella possibilità di essere accettati.
La posta in gioco non è tanto riconciliarsi con il cibo, ma è esistere. La persona che mangia per esistere e che vuole dimagrire per la stessa ragione, cammina sul filo rasoio.
Per tal ragione, il più delle volte le diete naufragano, non tanto perché si stia reprimendo la gola, ma perché l’insicurezza circa la propria esistenza non ha trovato dove ancorarsi. Quando il cibo diventa una prova di esistenza, allora lo si incarica di un discorso che non gli compete e per il quale non dispone di parole.
“Mens sana in corpore sano”: che significa?
Il motto mens sana in corpore sano dovrebbe essere interpretato diversamente rispetto al senso letterale che gli si attribuisce: Giovenale non afferma, infatti, che in un corpo sano c’è una mente sana, ma che bisogna esercitare l’uno e l’altra, in egual modo. L’idea che corpo e anima possano crescere e svilupparsi soltanto congiuntamente è alla base del modello di scuola e educazione proposto anche da Aristotele.
Nell’uso moderno, poi, si attribuisce al precetto un senso ancora più complesso, intendendo che, per avere sane le facoltà dell’anima, bisogna avere sane anche quelle del corpo (e viceversa) in virtù dell’unità psicofisica. Proprio questa unità psicofisica si ritrova nelle scienze olistiche: ogni medicina, scienza o arte che considera l’essere umano come una totalità di corpo, mente e anima, può considerarsi olistica. La medicina olistica s’interessa della salute globale dell’essere umano.
Prendersi cura di se stessi diventa la somma di molteplici azioni: alimentarsi in modo più naturale, purificare le proprie emozioni e i pensieri negativi, comprendere le ragioni profonde delle proprie azioni e, infine, evolversi umanamente e spiritualmente.
Le antiche tradizioni erboristiche e la moderna ricerca scientifica in BeC
BeC, inizialmente ispirata alla medicina tradizionale orientale, cerca di coniugare le antiche tradizioni erboristiche con la moderna ricerca scientifica, nello sforzo costante di cogliere il meglio per ottenere risultati sinergici.
Tutti gli integratori alimentari BeC, in linea con una visione olistica, sono concepiti per il benessere globale dell’individuo e non per risolvere solamente una singola esigenza. Tutti i nostri organi, infatti, sono collegati tra loro e sarebbe pertanto approssimativo agire solo su un singolo aspetto trascurando il “contorno”. Per questo tutti i nostri integratori sono composti da miscele complete e ben equilibrate in modo da offrire il massimo grado di biodisponibilità dei nutrienti contenuti, ottimizzando in tal modo l’efficacia e il valore nutrizionale.
Grazie alla loro particolare composizione, possono essere utilizzati da persone che seguono diverse tipologie di alimentazione, quali: vegetariana, vegan, a basso contenuto di colesterolo e di grassi saturi, a basso contenuto di sodio e a basso contenuto di zuccheri raffinati.
Per mantenere un buono stato di salute è necessario, infatti, prendersi cura del proprio IO a 360 gradi, non solo attraverso l’esercizio fisico e una dieta equilibrata, che bilancia soprattutto i macronutrienti (proteine, carboidrati e grassi), ma anche integrando con prodotti a base di micronutrienti, come vitamine e sali minerali, che sono indispensabili per il benessere del nostro organismo e che purtroppo, sempre più frequentemente sono carenti a causa dell’inquinamento, dell’errata conservazione o di una cottura prolungata degli alimenti.
Commenta
Questo sito è protetto da reCAPTCHA e applica le Norme sulla privacy e i Termini di servizio di Google.