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Articolo: GERMOGLI DI RAVANELLO, FONTE DI IMPORTANTI COMPONENTI NUTRACEUTICI

GERMOGLI DI RAVANELLO, FONTE DI IMPORTANTI COMPONENTI NUTRACEUTICI

GERMOGLI DI RAVANELLO, FONTE DI IMPORTANTI COMPONENTI NUTRACEUTICI

Dott. Riccardo Matera

La specie del Raphanus sativus (L.) comprende un grande varietà di vegetali ad uso alimentare come ravanelli e rafano
All’interno della ampia famiglia delle Brassicaceae, il rafano rappresenta uno dei vegetali più consumati al mondo grazie alla facilità nella coltivazione e al sapore piacevolmente piccante, intenso e deciso. 

Caratteristiche e benefici dei ravanelli

I ravanelli maturi sono ricchi di microelementi come vitamine (A, B1, B2, B3 e C) e minerali (ferro, potassio, calcio, magnesio, sodio, fosforo) oltre alle fibre. Tra i componenti di maggior interesse ci sono notevoli quantità di glucosinolati, i precursori degli isotiocianati, che sono i responsabili dell’odore pungente e del sapore piccante.
Gli isotiocianati, diffusi in numerosi altri vegetali della famiglia delle Brassicaceae, come cavolo, rafano, broccoli, senape, rucola, hanno importanti proprietà antitumorali, antiossidanti e detossificanti, dimostrate attraverso studi sia in vitro che in vivo. Pertanto, il consumo di specie vegetali appartenenti alla famiglia delle Brassicacee concorre a proteggerci da numerose condizioni degenerative croniche. A differenza delle altre specie di Raphanus bianche, i ravanelli rossi contengono anche antocianine, flavonoidi che sono tipiche nei frutti di bosco e di altri frutti rossi. La presenza simultanea di queste due classi di biocomponenti (isotiocianati e antocianine) dalle importanti proprietà antiossidanti rende il rafano uno degli alimenti salutari più interessanti.

Il Ravanello Sango nei Laboratori BeC

Negli ultimi anni, all’interno dei Laboratori BeC abbiamo studiato il succo dei germogli di Sango. 

Tale succo contiene un quantitativo di isotiocianati analogo ad altri germogli della famiglia Brassica (cfr nostro articolo Food Chemistry 2012) [cfr. approfondimenti], ma sorprendentemente ha un contenuto di antocianine comparabile solo alla quantità riscontrabile nei frutti di bosco più ricchi (mirtilli e lamponi). 

Inoltre, i germogli offrono una enorme diversità del profilo in antocianine rispetto alla pianta matura, in cui si osserva il differenziamento in un numero ridotto di componenti maggioritari. 

Le antocianine, come evidenziano numerosi studi epidemiologici, mostrano capacità protettiva dai rischi connessi a patologie cardiovascolari, cancro e altre condizioni degenerative croniche, pertanto la ricchezza e diversità strutturale riscontrata nei germogli di Sango ha grande importanza nutrizionale. 

Durante il nostro progetto di ricerca siamo riusciti a identificare e caratterizzare diverse antocianine mai descritte prima d’ora (cfr  nostro articolo su Food Chemistry 2015) che hanno la cianidina come struttura di base comune e che rendono i germogli di sango un alimento unico nel suo genere.

Grazie ad una collaborazione con l’Università di Bologna è stato possibile studiare le proprietà antiossidanti di antocianine isolate dal Sango. Questo studio dimostra che l’attività antiossidante delle antocianine del Sango è confrontabile con quella della vitamina E, mettendo in luce la grande importanza della diversità strutturale riscontrata nel Sango. 

Le antocianine, inoltre, sono responsabili del singolare colore porpora dei germogli, mentre il loro gradevole sapore pungente è dovuto agli isotiocianati (vedi sopra). Per il suo contenuto in principi nutritivi come vitamine e sali minerali, oltre agli isotiocianati e alle antocianine, il Sango aiuta a fortificare i tessuti muscolari, a potenziare la vista, ha azione antisettica, migliora le difese dell’organismo e stimola i processi digestivi e svolge azione protettiva nei confronti dei radicali liberi.

Siamo orgogliosi di condividere con voi i nostri studi e vi terremo aggiornati su eventuali sviluppi!

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