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Articolo: COSA INDICA IL NUMERO DELL'SPF E QUALI FILTRI SOLARI SCEGLIERE?

SPF E FILTRI SOLARI

COSA INDICA IL NUMERO DELL'SPF E QUALI FILTRI SOLARI SCEGLIERE?

Dott. Riccardo Matera, Ricerca e Sviluppo

Il nostro caratteristico colorito dipende dalla quantità e dalla qualità della melanina presente nella nostra pelle e ciò concorre a definire il nostro fototipo  cioè la personale sensibilità all’esposizione solare.

È ormai diffusa l’abitudine di scegliere creme solari dal fattore di protezione solare (SPF - solar protection factor) adeguato al nostro fototipo per una protezione solare ottimale. Sono notissimi gli effetti benefici del sole sull’umore ma anche la stimolazione di Vitamina D, fattore essenziale per il benessere delle nostre ossa e del sistema immunitario.


Le creme solari impediscono la produzione vitamina D?

La conversione della Vitamina D nella pelle da forma inattiva verso la forma attiva è una reazione che richiede molto meno tempo dell'abbronzatura quindi anche brevi esposizioni sono vantaggiose per l’organismo. Talvolta, fonti poco autorevoli sostengono che la protezione solare eluda questi effetti benefici ma è ormai riconosciuto che le persone che usano regolarmente i filtri solari sono le stesse che amano stare maggior tempo al sole che in definitiva tendono ad avere livelli alti di vitamina D, infatti recenti studi hanno confermato che l’uso regolare dei filtri solari non causa una deplezione di vitamina D.
Mentre siamo al sole applichiamo la protezione solare indicata per il nostro fototipo avendo cura di utilizzare una protezione più alta all’inizio della stagione estiva. Applichiamo la crema solare 20 minuti prima di esporsi al sole e riapplichiamola ancora ogni 2 o 3 ore specialmente dopo l’immersione in acqua o una sudorazione eccessiva. É noto che l’intensità della radiazione dipende da diversi fattori come la latitudine, l’altitudine, l’ora del giorno, la presenza di nuvole, il potere riflettente dell’ambiente. Generalmente pelli molto chiare necessitano di protezioni solari alte, in genere 30 o 50+. 


Ma cosa indica in realtà il numero dell’SPF?

Il numero dell’SPF indica la quantità di radiazione UVB che potenzialmente raggiunge la pelle se la crema solare è applicata seguendo le indicazioni opportune. Una protezione solare SPF30 permette che circa 1/30 (3.3%) della radiazione UV sia assorbita dalla pelle, filtrandone quindi il 96.7%. Invece, una protezione SPF50 si stima filtri il 98% della radiazione UV lasciando che solo 1/50 (2%) raggiunga la pelle. SPF30 o SPF50 forniscono entrambi un’ottima protezione se applicati correttamente. Conserviamo le creme solari al riparo dal calore e usiamo una quantità abbondante di prodotto. Generalmente un adulto necessita di circa 5 g (un cucchiaino) per il volto e il decolleté, uno per braccio o gamba e uno per la parte frontale e posteriore del corpo. Generalmente circa 35 mL di crema solare per ogni applicazione su tutto il corpo.


Quali filtri solari scegliere?

Una crema solare ad ampio spettro riesce a filtrare sia la radiazione UVA che UVB. La radiazione UVA penetra profondamente nella pelle, interagendo con le cellule del derma causando effetti a lungo termine come rughe, perdita di tono ed elasticità cutanea, foto-invecchiamento, discromie ed iper-pigmentazione contribuendo allo sviluppo di tumori della pelle.  I raggi UVB si fermano agli strati superficiali della pelle agendo a livello dell’epidermide e sono i principali responsabili dell’abbronzatura, ma anche delle scottature, degli eritemi solari e delle reazioni allergiche. È quindi importante proteggere la pelle sia dai raggi UVA che dagli UVB. Un aspetto importante per la nostra sicurezza al sole è la foto-stabilità dei filtri solari alla radiazione. Filtri poco fotostabili, una volta assorbita la radiazione, vengono danneggiati velocemente non assolvendo più alla loro funzione.

Dopo aver preso tutte le accortezze di buonsenso come proteggere la testa, usare abiti coprenti e avere l’abitudine di usare occhiali da sole ricordiamoci di usare una adeguata protezione solare: la nostra ultima difesa dagli eritemi solari.

  Kawada A. Risk and preventive factors for skin phototype. J Dermatol Sci. 2000;23 Suppl 1:S27‐S29. doi:10.1016/s0923-1811(99)00074-2

  Passeron T, Bouillon R, Callender V, et al. Sunscreen photoprotection and vitamin D status. Br J Dermatol. 2019;181(5):916‐931. doi:10.1111/bjd.17992

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